Piano di Accumulo Capitale: cos’è e come funziona?

  • 1 Febbraio 2024
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Un Piano di Accumulo Capitale (PAC) è una strategia di risparmio e d’investimento a medio-lungo termine che si basa su versamenti periodici, generalmente mensili, di somme di denaro limitate per un periodo predeterminato (solitamente di alcuni anni); si tratta di una soluzione il cui obiettivo primario è quello di far aumentare un determinato capitale in modo graduale. La crescita del capitale può derivare in parte anche dall’interesse composto, vale a dire quello calcolato sugli interessi che sono maturati nel corso degli anni. 

L’investimento di piccole somme su base regolare ha fra i suoi obiettivi anche quello di mitigare le inevitabili oscillazioni dei mercati finanziari. La logica del PAC è quindi diversa da quella del PIC, il Piano di Investimento di Capitale, un’altra strategia finanziaria che prevede l’investimento di una determinata somma in un’unica soluzione. 

Basandosi su piccoli versamenti periodici, il PAC è una strategia finanziaria considerata come inclusiva dal momento che consente di investire anche a coloro che non dispongono di una determinata somma; una persona infatti può decidere di destinare una piccola quota percentuale delle proprie entrate fisse a un Piano di Accumulo Capitale. 

PAC: su quali asset finanziari vengono effettuati gli investimenti?

Il PAC è uno strumento piuttosto flessibile e l’investitore ha la possibilità di investire su ciò che ritiene possa garantirgli un incremento del suo capitale. Avrà quindi la possibilità di optare per un PAC azionario, obbligazionario, crypto, misto oppure per un portafoglio di investimento in ETF (Exchange Traded Funds) come per esempio il piano di Accumulo Moneyfarm; gli ETF sono fondi comuni di investimento che vengono negoziati in Borsa come se fossero una singola azione. Di norma questi strumenti finanziari replicano passivamente l’andamento di un determinato indice di mercato e si pongono come obiettivo quello di diversificare i propri investimenti con costi ridotti e con somme tutto sommato abbastanza contenute. 

I PAC comportano delle spese?

I Piani di Accumulo Capitale prevedono solitamente costi e spese; fra essi si possono per esempio ricordare il costo di sottoscrizione, il costo per la chiusura anticipata (che tende a ridursi man mano che ci si avvicina alla scadenza), le spese di gestione e i diritti fissi (un importo che viene trattenuto su ogni singola rata). 

Come si può avviare un Piano di Accumulo Capitale?  

Chi decide di avviare un Piano di Accumulo Capitale ha diverse opzioni a disposizione; può per esempio rivolgersi alla propria banca o alla propria compagnia assicurativa ed esaminare le loro proposte. Altre opzioni sono quelle di sfruttare piattaforme di risparmio o di investimento online. 

Le banche, le compagnie assicurative e le varie piattaforme danno di norma la possibilità ai loro clienti di impostare un PAC personalizzato scegliendo tra varie opzioni di investimento. 

Il cliente deciderà la frequenza dei versamenti:molti piani prevedono regolari versamenti mensili, ma potrebbero essere impostate anche periodicità diverse (bimestrali, trimestrali, semestrali ecc.), sia per quanto riguarda l’importo del versamento periodico (per esempio 100, 150, 200 euro ecc.) che la durata dell’investimento (tipicamente alcuni anni). 

Molto spesso, anche se non è una regola assoluta, i Piani di Accumulo Capitale prevedono un primo versamento più consistente come per esempio 2.000, 3.000, 5.000 euro ecc. e anche un versamento mensile minimo. Le cifre variano a seconda del soggetto che propone il piano e delle varie proposte. È possibile che il cliente abbia facoltà di effettuare un versamento “una tantum” piuttosto che versamenti periodici. 

Di norma i PAC sono prodotti piuttosto flessibili che permettono varie modifiche alla struttura iniziale; per esempio il cliente ha la facoltà di modificare l’importo del suo contributo mensile impostando una cifra più alta o più bassa (in questo caso non deve essere inferiore al minimo previsto), così come potrà saltare alcuni versamenti se in determinati momenti ha altre necessità. 

Quale dovrebbe essere l’importo di una rata mensile di un PAC?

Non si può dare una risposta assoluta a questa domanda perché ogni situazione ha le sue peculiarità. Di norma la scelta dell’importo mensile si basa sulle proprie entrate al netto delle spese certe. Conoscendo le proprie entrate nette, si può decidere di investire una determinata percentuale di queste. 

Chi per esempio pianifica il proprio budget mensile seguendo la strategia finanziaria 50-30-20 (50% delle entrate destinate alle spese necessarie, 30% alle spese voluttuarie e 20% agli investimenti) può decidere di impostare una rata che corrisponda al 20% della propria entrata netta; oppure può optare per una percentuale più bassa (per esempio il 10%) destinando la rimanente a un altro tipo di investimento; si tratta di scelte del tutto personali.  

Anche per quanto la durata dell’investimento non c’è una risposta giusta valida per chiunque; quello che si può dire è che i Piani di Accumulo Capitale nascono come strategie di medio-lungo termine e, come tali, di solito sono pensate per orizzonti temporali di alcuni anni: 3, 5, 7, 10 o più. 

È possibile prevedere quale sarà il rendimento di un PAC?

Il rendimento di un Piano di Accumulo Capitale non può essere previsto; come qualsiasi forma di investimento, anche i PAC non sono esenti da rischi; questi sono per lo più dovuti alla volatilità del mercato. Per quanto si tratti di uno strumento finanziario che si pone come obiettivo quello di minimizzare gli effetti negativi delle oscillazioni della Borsa, non si possono dare certezze in tal senso. 

PAC e disciplina nell’investimento 

Un punto che viene messo spesso in risalto relativamente ai PAC è che, rispetto a investimenti in un’unica soluzione, “costringono” l’investitore a essere costanti nel versare una determinata somma, a un impegno cioè costante nel tempo. Da questo punto di vista, quindi, sono uno strumento finanziario che impone una certa disciplina e una certa costanza. 

Riassumendo

Sul mercato esistono diversi prodotti che consentono di investire il proprio denaro; il PAC è una delle tante modalità di investimento e si basa su versamenti periodici che possono essere più o meno consistenti. Permette quindi di perseguire determinati obiettivi anche a coloro che desiderano investire il proprio denaro, ma non hanno una disponibilità di denaro liquido tale da consentire investimenti di altro tipo; è sostanzialmente un modo di entrare sui mercati finanziari a piccoli passi e che mira a una crescita del capitale investito nel tempo cercando di mitigare le oscillazioni del mercato finanziario. 

Come tutti gli investimenti non è esente da rischi e non può dare a priori garanzie di guadagno. 

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Editor di Financer.com Italia dal 2022. Dal 2014 pubblica contenuti su business e finanza. Ha curato oltre 150 articoli su prestiti, investimenti, cripto e servizi bancari.

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