Hai provato a calcolare il valore futuro della tua pensione e hai avuto un sussulto? Stai iniziando a pensare alla previdenza complementare? Buona idea.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, la Ragioneria generale dello Stato stima che il valore della pensione sarà pari a circa il 60% dello stipendio attuale, che diventa il 50% per i lavoratori autonomi.
Non una bella prospettiva se si tiene conto del valore dell’inflazione.
Mettere da parte un gruzzoletto per il futuro potrebbe essere una buona soluzione, specie se si considerano i vantaggi fiscali. Te ne parliamo qui.
Banca Sella | Banca Mediolanum | Moneyfarm | |
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Prodotto | Fondo pensione Aperto | PIP | PIP |
Costi d’adesione | 15 € | Gratis | Gratis |
Spese e commissioni annue | 10 € | Tra il 4 e il 5.95% | 10€ + 1,25% |
Indicatore Sintetico dei costi | Tra 2,28% e 1,45€ | Tra 3,66% al 2,63% | Tra 1,62% e 1,37% |
Info senza impegno | Info senza impegno | Info senza impegno |
Come funziona la pensione integrativa
La previdenza complementare o pensione integrativa che dir si voglia, si somma alla pensione di base dell’Inps; ha carattere libero e volontario ed è a carico della persona che ne godrà in seguito.
Consiste nell’accantonare periodicamente delle somme che vengono depositate in un Piano individuale pensionistico (PIP) di tipo assicurativo oppure nel Fondo pensione. Questo a sua volta provvede a investirle e farle fruttare. L’interesse maturato consente al capitale di crescere per poi essere riscattato al momento di ritirarsi in pensione.
Il patrimonio nel caso dei fondi e dei PIP è gestito in maniera autonoma e separata rispetto all’attività della società che gestisce il fondo.
In sostanza, non c’è rischio che il capitale accantonato possa essere compromesso in caso di fallimento o chiusura del fondo, una garanzia molto importante per il singolo risparmiatore.
Non è tutto, per incentivare questa pratica, le somme depositate sono oggetto di sgravi fiscali e quindi alleggeriscono il carico di tasse pagate ogni anno dal cittadino che aderisce alla previdenza complementare.
Ognuno dei prodotti finanziari proposti dai soggetti a singoli o imprese, sono monitorati dall’ente governativo COVIP.
Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione
La Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, COVIP, è l’ente di tutela che determina le regole sui fondi pensione. Determina i criteri che gli operatori attivi devono rispettare per tutelare gli utenti finali che vi depositano i propri risparmi.
Piani individuali pensionistici
Sono prodotti assicurativi che hanno in genere un costo complessivo più alto rispetto al fondo pensione.
Offrono vantaggi diversi: sono contratti assicurativi di ramo I, i classici vita, oppure di ramo III, detti unit linked, che a loro volta reinvestono in fondi. Oppure sono subordinati al valore delle quote degli Organismi di investimento collettivo del risparmio (OIRC).
In media hanno costi più alti rispetto all’adesione a un fondo pensione proposto dalla banca.
Comparto | Fondi Chiusi | Fondi Aperti | PIP |
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Bilanciato | 0,35% | 1,44% | 2,23% |
Azionario | 0,40% | 1,72% | 2,71% |
Rendimenti incerti
Il rendimento effettivo dei PIP unit linked è legato a quello del fondo in cui viene reinvestito il capitale ed è soggetto a una forte imprevedibilità.
Fondo pensione, quale scegliere
I fondi pensione non sono tutti uguali. In alcuni casi rappresentano una scelta obbligata per chi appartiene a specifiche categorie di lavoratori.
È il caso del fondo pensione chiuso o negoziale che riguarda determinati contratti collettivi nazionali. Per esempio, il fondo per le cooperative, i commercianti o i metalmeccanici. Sono negoziali, cioè derivano da un accordo stipulato attraverso il sindacato per l’ottenimento di determinate tutele per la categoria professionale.
Un fondo aperto, invece, può essere sottoscritto da tutti, proprio tutti:
- Altri lavoratori dipendenti
- Lavoratori autonomi o atipici
- Inoccupati, disoccupati
- Minorenni, invalidi
Non serve avere un lavoro per integrare la pensione. È invece una buona idea iniziare presto ad accumulare quote: non è poi così strano pensare alla pensione integrativa per i figli minorenni per garantire maggiore stabilità futura.
Come si investe nel fondo pensione
Dunque il gruzzoletto cresce perché anno dopo anno si accantona una certa somma di denaro che viene investita attraverso il fondo e matura un interesse.
Le modalità di accumulo e investimento sono libere. Quindi oltre a stabilire quanto versare ogni mese, sarà opportuno valutare come investire il denaro.
I fondi non sono tutti uguali, ma sono organizzati in comparti. Cioè delle diverse linee in cui investire il denaro: azioni, obbligazioni, valuta, o un mix calibrato.
Quel che cambia è il grado di rischio che si è disposti a sopportare. Tutti gli investimenti, si sa, possono mettere a repentaglio il capitale, e alcuni più di altri. Si parla in questo caso di Piani Lifecycle, che tengono conto dell’età e gli anni di contributi versati.
Più si è giovani, minore sarà il capitale da destinare a investimenti ad alto rischio ma con maggiore rendimento. Quando il termine dell’età lavorativa si avvicina, il capitale accantonato è maggiore e per questo si prediligono gli investimenti a rendimento più basso ma più sicuri.
Come scegliere i comparti dei fondi pensione
Anni che mancano alla penzione | Comparto ottimale |
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Più di 20 anni | Azionario |
Tra i 15 e i 20 anni | Bilanciato azionario |
Tra i 10 e i 15 anni | Bilanciato |
Tra i 5 e i 10 anni | Bilanciato obbligazionario |
Tra i 3 e i 5 anni | Obbligazionario |
Meno di 3 anni | Monetario |
La pensione integrativa cucita addosso
Seguendo i consigli di Altroconsumo Finanza confronti le caratteristiche dei diversi fondi attualmente attivi. Chiusi o aperti, sono tutti recensiti in base agli aspetti che ne determinano la validità e le performance.
Inoltre, si ha accesso agli articoli scritti da esperti per comprendere le dinamiche del mondo della finanza da una prospettiva più ravvicinata.
Piano d’Accumulo di Capitale PAC
Il Piano d’accumulo di capitale (PAC) è una formula alternativa di gestione del risparmio non legata direttamente al valore finale della pensione. Rappresenta una delle scelte più apprezzate per la gestione dei risparmi personali.
Si tratta di una soluzione di investimento legata a dei fondi che raccolgono versamenti periodici.
Gli interessi sono di solito superiori ai costi gestionali del fondo stesso e in base al tasso di rischio, riescono ad ammortizzare l’effetto dell’inflazione sul deposito dei capitali.
Non è tutelata dall’ente governativo COVIP.
Tinaba Roboadvisor
Investimento a partire da 2.000€ e PAC con quote variabili da versare periodicamente.
Il Roboadvisor di Tinaba offre una panoramica completa su tutti i prodotti su cui investire, rendimenti e performance negli ultimi anni.
Domande frequenti
Quanto versare al mese per la pensione integrativa?
La risposta dipende dal tipo di fondo sottoscritto, i migliori sono liberi, nel senso che non c’è una cifra minima o imposta, e flessibili, cioè si può decidere di saltare una rata senza problemi. Il nostro consiglio è di domiciliare i pagamenti per automatizzare il risparmio.
Quanto si detrae la pensione integrativa?
Si può detrarre al massimo 5.164,57€ sulla base imponibile. Cioè la cifra si sottrae al reddito su cui vengono calcolate le tasse da pagare in base alla aliquota cui si appartiene.
Quanto costa la previdenza complementare?
Il costo del servizio varia in base a chi eroga il fondo pensione che deve rendere trasparente l’accesso all’Indicatore Sintetico dei Costi (ISC).
Come si tassa la pensione integrativa?
La tassazione sulla prestazione pensionistica varia in base all’anzianità dell’adesione al fondo e diminuisce dello 0.3% dal 16° anno in poi:
- 15% per almeno 15 anni
- 9% per almeno 35 anni
Vengono tassati anche i rendimenti dell’investimento:
20% sugli interessi, invece del 26% che grava sugli investimenti finanziari
12,5% sui rendimenti derivati da Titoli dello Stato italiano
Quando conviene sottoscrivere una pensione integrativa?
La risposta è ieri. Ogni momento è quello giusto per pensare al proprio futuro.
Quanto rende un fondo di previdenza?
Secondo le stime riportate dal Sole 24 Ore, chi sottoscrive una pensione complementare gode di una pensione più alta del 12/15% rispetto alla sola pensione